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Perchè l'iPad?

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Il progetto i-Pad nasce dall’osservazione dei nostri allievi sia in ambito scolastico sia in ambito familiare, ed in generale il loro adattamento alla società attuale.
“La città che ascolta i bambini -  Desideri, paure e attese dell’Infanzia dei Comuni del Chierese”, studio pubblicato nel novembre 2011 dalla Fondazione Paideia Onlus di Torino, evidenzia come nel nostro territorio  il 61% di bambini possieda, in uso esclusivo, un cellulare sin dai primi anni delle elementari ma nel complesso, il 94% abbia, a casa propria, la possibilità di usare un pc: entrambi sono utilizzati come strumenti multiuso, che possono soddisfare esigenze di studio, di divertimento e di conoscenza. E nel 2011 non erano state registrate notizie in merito a smartphone e tablet.
Anche l’«American Academy of Pediatrics» riconosce la valenza didattico-pedagogica dei nuovi strumenti digitali: in una sua recente indagine ha rivisto il rapporto tra media e bambini piccoli, non si esclude più l’uso da parte dei bambini di smartphone e di nuove tecnologie, ma si evidenzia come le diverse e numerosissime app disponibili rappresentino ormai un valido strumento didattico, anche in caso di disturbi dell’apprendimento.
Da tutto questo l’idea del Progetto i-Pad: inserire il tablet tra i numerosi supporti/strumenti didattici da offrire ai nostri allievi.

Il progetto i-Pad rappresenta, per il team educativo, un osservatorio privilegiato per riflettere costruttivamente sul proprio agire educativo in un’ottica nuova ed innovativa  e per i bambini costituisce un prezioso strumento capace di suggerire loro nuovi modi di agire e di pensare.  Per le famiglie rappresenta invece un’esperienza indiretta per scoprire come e perché dedicarsi, attraverso questa nuova pratica di apprendimento, all’educazione dei propri figli.